PSL Sibilla – Misura 19.2.7.6 - Operazione A) Investimenti relativi al patrimonio culturale e naturale delle aree rurali, bando attuato non in PIL.
La finalità
Il Comune di Montecassiano ha investito risorse economiche nel restauro di due – le uniche di proprietà pubblica - delle tre porte del circuito murario medievale: le porte Diaz e Battisti. L'intervento ha usufruito del cofinanziamento previsto nel bando del Gal Sibilla e relativo al PSR Marche 2014-2020, Misura 19.2.7.6 - operazione A, destinato a investimenti relativi al patrimonio culturale e naturale delle aree rurali.
La storia
La decisione di edificare la cinta muraria di Montecassiano è fatta risalire al 1403, al fine di proteggere il nucleo abitato durante le guerre e, in particolare, dalle incursioni dei capitani di ventura, che a quel tempo imperversavano nella zona. In un primo momento furono realizzati fossi, steccati e bertesche, proseguendo poi con scarpe e muraglie e con la costruzione delle tre porte di accesso al paese. Gran parte del lavoro viene compiuto tra il 1437 e il 1438 da tal mastro Antonio Lombardo, impegnato negli stessi anni anche nei cantieri di San Marco, della Pieve e del palazzo dei Priori. Tra le deliberazioni del Podestà nell’archivio storico del Comune è stato rinvenuto il documento d’approvazione relativa alla nuova edificazione della torre di rinfianco di Porta Diaz (già Porta del Cerreto o Porta Nuova) con data 1 agosto 1733. Un radicale intervento di restauro delle porte viene poi citato nei registri del protocollo comunale nella prima metà del secolo XIX; tra gli anni compresi fra il 1836 e il 1839, sono menzionati i pagamenti per i lavori fatti su Porta Battisti (già Porta di Santa Croce o di San Nicolò) e Porta Diaz.
Il Piano finanziario del progetto
Spesa rendicontata € 153.769,32
Importo a carico del Comune € 53.769,32
Importo contributo PSL GAL Sibilla € 100.000,00
Gli interventi realizzati
Sia per la Porta Battisti che per la Porta Diaz si sono effettuati i medesimi interventi conservativi sui paramenti murari, in relazione allo stato di conservazione e delle tipologie di degrado rilevate sulle superfici di entrambi i manufatti. Le lavorazioni eseguite sono consistite in interventi generalizzati di preconsolidamento, pulitura da depositi incoerenti, rimozione meccanica di cavi e impianti obsoleti, eliminazione degli infestanti biologici, pulizia delle superfici da pellicole, croste e macchie, estrazione dei sali solubili attraverso applicazione di ripetuti impacchi di acqua deionizzata. A seguire si sono eseguite opere di consolidamento vero e proprio mediante scarnitura delle connessure e successiva stuccatura, tenendo conto della natura delle malte esistenti. Infine si è effettuato un trattamento di protezione superficiale idrorepellente.
Per la sola Porta Diaz si è realizzato anche un generale miglioramento strutturale del manufatto consistente nel rifacimento completo del solaio di copertura, nel consolidamento delle murature d’appoggio sulle quali è stato posto in opera un cordolo metallico inghisato con resine epossidiche, a cui sono state solidarizzate le nuove travi. Al di sopra di travetti e pianelle si è ripristinato, infine, il manto di copertura con impermeabilizzante bituminoso e coppi tradizionali di recupero.
La porta Battisti ha avuto un imprevisto intervento di miglioramento della condizione del pavimento di ronda, che, nel corso degli anni aveva subito interventi con malte resinose, ritenute responsabili del ristagno d’acqua al di sopra della volta.
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