PSL Sibilla – Misura 19.2.7.6 - Operazione A) Investimenti relativi al patrimonio culturale e naturale delle aree rurali, bando attuato non in PIL
La finalità
Il Comune di Gagliole ha promosso una serie di interventi per la riqualificazione di un vano ipogeo all’interno delle mura della rocca varanesca. L'intervento usufruisce di aiuti previsti alla Misura 19.2.7.6 - Operazione A) Investimenti relativi al patrimonio culturale e naturale delle aree rurali, bando attuato non in PIL.
La storia e i valori
La storia di Gagliole inizia con i ritrovamenti d’insediamenti preistorici delle antiche popolazioni del paleolitico medio e inferiore e del neolitico, rinvenute tra il 1919 e il 1974. Tuttavia fu in seguito all’apertura della strada romana tracciata lungo la riva sinistra del Potenza che nell’area si ebbe un vero e proprio sviluppo. Dopo la civiltà romana della quale non restano tracce, nella valle durante l’alto medio evo sorse la Pieve di San Zenone, oggi Madonna della Pieve: meraviglioso edificio romanico costruito intorno ai sec. XI-XII. Dopo questa prima forma organizzativa religiosa e civile del territorio, probabilmente intorno al XII sec., sorse il castello di Gagliole su una collina a 484 m.s.l.m.. Questo fortilizio, eretto dal comune di Camerino al confine con San Severino, inizialmente era dotato soltanto di una cinta muraria e di una torre e nel 1274, per volere di Gentile da Varano, fu ulteriormente munito, nel punto più elevato, con l’aggiunta della rocca. Dall’erezione della Rocca, Gagliole fu continuamente contesa fra i comuni di Camerino e San Severino con sanguinose guerre.
Il Piano finanziario del progetto
Spesa rendicontata € 102.747,61
Importo a carico del Comune € 11.446,69
Importo contributo PSL GAL Sibilla € 91.300,92
Gli interventi realizzati
Il progetto si è sostanziato nella riqualificazione finalizzata alla riapertura di un locale sottostante la Rocca, anticamente utilizzato come rimessa delle carrozze. Della presenza di un varco di accesso al vano ipogeo si era trovata prova in un’antica immagine fotografica; le opere hanno dunque permesso di ricavare un ingresso sulla muratura realizzata negli anni ‘50, nella stessa posizione in cui si trovava quello originario. Sul varco si è riutilizzato l’antico cancello in ferro originariamente collocato sulla porta d’ingresso principale al centro storico, mentre l’ingresso alla grotta è inquadrato da un rivestimento in materiale lapideo ad arco leggermente acuto, in maniera di richiamare l’originale visibile nella foto. L`ambiente così ricavato è stato completamente risanato e dotato di impianti elettrico, termico, idrico-sanitario e di ricambio d`aria e vi si è realizzato un locale wc di servizio. Questi impianti sono indispensabili per renderlo idoneo alla frequentazione di addetti e del pubblico, in previsione di un suo futuro uso come punto di informazione turistica e come spazio espositivo per mostre temporanee.
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