PSL Sibilla – Misura 19.2.7.6 - Operazione A) Investimenti relativi al patrimonio culturale e naturale delle aree rurali, bando attuato non in PIL
La finalità
Il Comune di Pollenza ha promosso una serie di interventi per la riqualificazione dell’ex cinema, immobile adiacente al Teatro comunale G. Verdi, anch’esso di proprietà dell’amministrazione, che ospita la sede dell’orchestra musicale cittadina. L'intervento ha beneficiato degli aiuti previsti alla Misura 19.2.7.6 - Operazione A) Investimenti relativi al patrimonio culturale e naturale delle aree rurali, bando attuato non in PIL.
La storia e i valori
Il Comune di Pollenza si sviluppò nel Medioevo con il nome di Montemilone, nel sito in cui un tempo sorgeva l'antico insediamento romano di Pollentia. Borgo fortificato, fu in contrasto con i comuni di Tolentino e Treia. Passato il comune sotto l'egida della Santa Sede, conobbe nel corso del Seicento un lungo periodo di carestie e negli ultimi anni del secolo successivo fu occupato dalle truppe napoleoniche. Il toponimo Montemilone è stato sostituito da quello attuale di Pollenza nel 1862 per rievocare il nome dell'insediamento romano. Il centro murato vanta pregevoli strutture architettoniche, ma l’edificio di maggior pregio del territorio comunale si trova a poca distanza dal centro: l'abbazia di Santa Maria di Rambona, eretta nell'898 d.C. con materiale erratico proveniente con tutta probabilità da un tempio pagano dedicato alla dea Bona e dalla non lontana Septempeda. Dell'edificio d’origine, attualmente chiuso per i danni del recente sisma, restano solo la cripta, la triplice abside e il presbiterio della chiesa superiore; l’aula è stata invece inglobata in un’abitazione privata. Il teatro Verdi venne costruito nel secolo XIX su progetto iniziale di Ireneo Aleandri, modificato in corso d’opera dall’architetto Francesco Vespignani.
Il Piano finanziario del progetto
Spesa rendicontata € 198.809,22
Importo a carico del Comune € 101.809,22
Importo contributo PSL GAL Sibilla € 97.000,00
Gli interventi realizzati
L’intervento ha avuto una componente di lavori strutturali consistiti principalmente nella demolizione della copertura in laterocemento, incongrua rispetto alla storicità dell’edificio, e la sua sostituzione con il nuovo solaio ligneo di natura tradizionale, che, tra l’altro, risulta avere migliore compatibilità strutturale in relazione agli analoghi elementi contermini. In secondo luogo le murature perimetrali sono state adeguatamente consolidate mediante riprese di muratura in mattoni e mediante la realizzazione di una cordolatura in muratura armata, con reti in acciaio inserite nella malta strutturale dei giunti.
Per quanto concerne le opere di finitura, l’obiettivo dei lavori è stato quello di conferire all’immobile oggetto d’intervento maggiore aderenza alla propria configurazione originaria. Per ottenere ciò si è intervenuti sulle finiture interne, quali il pavimento, le pareti e sugli impianti elettrico e di riscaldamento. La sala è ora dotata di una piastra radiante sotto il nuovo pavimento in legno, più consono all’attuale destinazione d’uso. È infine stato installato un nuovo impianto d’illuminazione.
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